Floriterapia e Benessere
martedì 2 maggio 2017
giovedì 9 marzo 2017
"Attacco alle Malattie del Cervello Prevenire e curare con metodi naturali" di Paolo Giordo
tratta una materia che in Italia è stata finora affrontata in modo poco approfondito e soprattutto ha interessato poco le terapie di cura integrate e “alternative” rispetto a quelle applicate e riconosciute dalla medicina ufficiale.
Paolo Giordo http://www.dottorpaologiordo.it/
medico specializzato in neurologia, già da molti anni ha maturato esperienza nel trattamento di patologie definite incurabili o comunque poco trattabili dalla medicina attraverso l'utilizzo di terapie quali la nutrizione, la fitoterapia, l'omeopatia, l'omotossicologia, le terapie chelanti e antiossidanti. Collabora con diverse riviste specializzate e negli ultimi anni si è interessato in particolare del ruolo della vitamina D3 e delle sue proprietà curative in diverse patologie, fino a divenire uno dei referenti italiani del protocollo del Dott. Cicero Coimbra, neurologo e professore dell' Università Federale di San Paolo (Brasile), ricercatore nell’ambito delle malattie del sistema nervoso e malattie autoimmunitari. Nel suo libro il Dott. Giordo cerca di spiegare il motivo per cui negli ultimi anni si è registrato un forte aumento delle malattie neurodegenerative e del sistema autoimmunitario quali Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, miastenia gravis, fibromialgia, sindrome della stanchezza cronica. Il testo si compone di 9 capitoli attraverso i quali viene prima spiegato l'impatto che hanno avuto, nel rapporto uomo-natura, le profonde modificazioni ambientali sulla nostra salute e in particolare l'influenza che hanno i cambiamenti climatici, alimentari, culturali e sociali e in particolare le alterazioni e i danni che l'inquinamento (con le centinaia di sostanze tossiche presenti) provoca al nostro sistema immunitario. Il terzo capitolo approfondisce in modo più puntuale le condizioni che portano all'insorgere delle malattie neurodegenerative e autoimmuni, passando in rassegna cause quali il metabolismo sbilanciato dei glucidi che porta a neurodegenerazione, a certi fattori fisici e alcuni farmaci comunemente utilizzati e neurotossici, ai sempre più diffusi additivi alimentari (ormai da considerare una dose quotidiana di veleni), ai metalli tossici, alla sottovalutata ma molto importante connessione infettiva. Quest'ultima riguarda non solo studi che collegano l'insorgenza di queste patologie alla presenza di batteri e virus ma anche di infezioni comunemente tollerate e ritenute non pericolose ma in realtà insidiose e assai deleterie per la salute del nostro sistema immunitario quali la candida.
Per finire tra i fattori predisponenti si parla anche della c.d. “aggressione tecnologica” che contribuisce ad indebolire il nostro organismo. “Le rapide modificazioni ambientali, specie nell’ultimo secolo, hanno quindi messo il nostro corpo biologico di fronte a un’impasse difficile da affrontare e ancor più da risolvere”. “In questo impatto sono da comprendersi anche la miriade di inquinanti atmosferici, alimentari, fisici e psicologici che vanno ad aggredire pesantemente l’equilibrio biologico e metabolico del nostro organismo. La stretta correlazione funzionale, energetica, endocrina e immunitaria che i nostri organi hanno fra loro determina una condizione che porta ad essere il cervello ad essere attaccato e a divenire il bersaglio finale di questo enorme squilibrio. Vengono così descritte in modo chiaro ed esaustivo le principali patologie degenerative che possono colpire il cervello, si parla, come già accennato, di sclerosi multipla (SM), malattia di Parkinson, malattia di Alzheimer, sclerosi laterale amiotrofica (SLA), miastenia gravis e le malattie collegate con lo squilibrio immunitario come la fibromialgia e la sindrome da fatica cronica. Nel libro il dott. Giordo spiega come le malattie autoimmunitarie e neurodegenerative siano in costante e rapido aumento senza che la medicina convenzionale sia stata in grado di trovare terapie valide ed efficaci, si arriva a parlare di malattie “non suscettibili di cura” con i farmaci tradizionali. Tutte le malattie neurodegenerative e autoimmuni vengono comunemente curate da una serie di farmaci dai nomi complicati e fantasiosi (azatioprina, ciclofosfamide, metotrexate, mitoxantrone) fino ad arrivare ai farmaci c.d. Di nuova generazione o biologici che di biologico hanno solo il nome ma che in sostanza altro non sono che una forma di immunosoppressori o chemioterapici a bersaglio e che lasciano grossi dubbi sulla loro reale efficacia. Ad esempio, nella sclerosi multipla i vari interferoni e il co-paxone presentano un’efficacia molto parziale nel controllare l’attività e la progressione della malattia e ciò è tanto più significativo dal momento che la malattia stessa presenta un andamento quanto mai variabile e poco prevedibile. La maggior parte dei pazienti, infatti, continua ad avere nuove lesioni e nuove ricadute con o senza l’intervento della terapia. La stessa neurologa e premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini ebbe a dire che «sia le forme più comuni di sclerosi multipla, sia quelle progressive e secondarie, a tutt’oggi, non sono suscettibili di cura». Se questo è lo stato dell'arte della medicina ufficiale, che porta sia medici che, soprattutto, i pazienti a disperare nella possibilità di trovare terapie e rimedi davvero validi e soprattutto che possano andare a correggere le cause reali di tali patologie, le terapie c.d. non convenzionali – con una spinta enorme negli ultimi anni grazie anche alla rete che ha permesso agli interessati di potersi documentare in modo più autonomo ed approfondito rispetto al passato – stanno facendo enormi passi nella giusta direzione ossia quella di indagare le cause degli squilibri e di poterli finalmente correggere per dare una speranza a chi soffre terribilmente per queste malattie.
Paolo Giordo http://www.dottorpaologiordo.it/
medico specializzato in neurologia, già da molti anni ha maturato esperienza nel trattamento di patologie definite incurabili o comunque poco trattabili dalla medicina attraverso l'utilizzo di terapie quali la nutrizione, la fitoterapia, l'omeopatia, l'omotossicologia, le terapie chelanti e antiossidanti. Collabora con diverse riviste specializzate e negli ultimi anni si è interessato in particolare del ruolo della vitamina D3 e delle sue proprietà curative in diverse patologie, fino a divenire uno dei referenti italiani del protocollo del Dott. Cicero Coimbra, neurologo e professore dell' Università Federale di San Paolo (Brasile), ricercatore nell’ambito delle malattie del sistema nervoso e malattie autoimmunitari. Nel suo libro il Dott. Giordo cerca di spiegare il motivo per cui negli ultimi anni si è registrato un forte aumento delle malattie neurodegenerative e del sistema autoimmunitario quali Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, miastenia gravis, fibromialgia, sindrome della stanchezza cronica. Il testo si compone di 9 capitoli attraverso i quali viene prima spiegato l'impatto che hanno avuto, nel rapporto uomo-natura, le profonde modificazioni ambientali sulla nostra salute e in particolare l'influenza che hanno i cambiamenti climatici, alimentari, culturali e sociali e in particolare le alterazioni e i danni che l'inquinamento (con le centinaia di sostanze tossiche presenti) provoca al nostro sistema immunitario. Il terzo capitolo approfondisce in modo più puntuale le condizioni che portano all'insorgere delle malattie neurodegenerative e autoimmuni, passando in rassegna cause quali il metabolismo sbilanciato dei glucidi che porta a neurodegenerazione, a certi fattori fisici e alcuni farmaci comunemente utilizzati e neurotossici, ai sempre più diffusi additivi alimentari (ormai da considerare una dose quotidiana di veleni), ai metalli tossici, alla sottovalutata ma molto importante connessione infettiva. Quest'ultima riguarda non solo studi che collegano l'insorgenza di queste patologie alla presenza di batteri e virus ma anche di infezioni comunemente tollerate e ritenute non pericolose ma in realtà insidiose e assai deleterie per la salute del nostro sistema immunitario quali la candida.
Per finire tra i fattori predisponenti si parla anche della c.d. “aggressione tecnologica” che contribuisce ad indebolire il nostro organismo. “Le rapide modificazioni ambientali, specie nell’ultimo secolo, hanno quindi messo il nostro corpo biologico di fronte a un’impasse difficile da affrontare e ancor più da risolvere”. “In questo impatto sono da comprendersi anche la miriade di inquinanti atmosferici, alimentari, fisici e psicologici che vanno ad aggredire pesantemente l’equilibrio biologico e metabolico del nostro organismo. La stretta correlazione funzionale, energetica, endocrina e immunitaria che i nostri organi hanno fra loro determina una condizione che porta ad essere il cervello ad essere attaccato e a divenire il bersaglio finale di questo enorme squilibrio. Vengono così descritte in modo chiaro ed esaustivo le principali patologie degenerative che possono colpire il cervello, si parla, come già accennato, di sclerosi multipla (SM), malattia di Parkinson, malattia di Alzheimer, sclerosi laterale amiotrofica (SLA), miastenia gravis e le malattie collegate con lo squilibrio immunitario come la fibromialgia e la sindrome da fatica cronica. Nel libro il dott. Giordo spiega come le malattie autoimmunitarie e neurodegenerative siano in costante e rapido aumento senza che la medicina convenzionale sia stata in grado di trovare terapie valide ed efficaci, si arriva a parlare di malattie “non suscettibili di cura” con i farmaci tradizionali. Tutte le malattie neurodegenerative e autoimmuni vengono comunemente curate da una serie di farmaci dai nomi complicati e fantasiosi (azatioprina, ciclofosfamide, metotrexate, mitoxantrone) fino ad arrivare ai farmaci c.d. Di nuova generazione o biologici che di biologico hanno solo il nome ma che in sostanza altro non sono che una forma di immunosoppressori o chemioterapici a bersaglio e che lasciano grossi dubbi sulla loro reale efficacia. Ad esempio, nella sclerosi multipla i vari interferoni e il co-paxone presentano un’efficacia molto parziale nel controllare l’attività e la progressione della malattia e ciò è tanto più significativo dal momento che la malattia stessa presenta un andamento quanto mai variabile e poco prevedibile. La maggior parte dei pazienti, infatti, continua ad avere nuove lesioni e nuove ricadute con o senza l’intervento della terapia. La stessa neurologa e premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini ebbe a dire che «sia le forme più comuni di sclerosi multipla, sia quelle progressive e secondarie, a tutt’oggi, non sono suscettibili di cura». Se questo è lo stato dell'arte della medicina ufficiale, che porta sia medici che, soprattutto, i pazienti a disperare nella possibilità di trovare terapie e rimedi davvero validi e soprattutto che possano andare a correggere le cause reali di tali patologie, le terapie c.d. non convenzionali – con una spinta enorme negli ultimi anni grazie anche alla rete che ha permesso agli interessati di potersi documentare in modo più autonomo ed approfondito rispetto al passato – stanno facendo enormi passi nella giusta direzione ossia quella di indagare le cause degli squilibri e di poterli finalmente correggere per dare una speranza a chi soffre terribilmente per queste malattie.
A questo punto il Dott. Giordo, a fronte delle terapie convenzionali che non offrono soluzioni soddisfacenti e che spesso comportano per il paziente effetti collaterali molto gravi e conseguenze altrettanto pesanti quanto le patologie che cercano "curare", spiega come far fronte con altre terapie, quali la terapia alimentare e passa in rassegna alcune diete ideate per aiutare i pazienti con problemi di questo tipo quali la dieta Kousmine, la dieta ideata dal dott. Max Gerson, la dieta senza glutine e caseina, una metodica quale “il digiuno” che ultimamente viene praticato sempre più spesso nel caso di patologie croniche e nei pazienti oncologici e una dieta molto particolare che negli ultimi anni è stata praticata da diversi sportivi, la c.d paleodieta che, sempre più spesso, dà ottimi risultati se applicata nei pazienti con patologie a carico dell'apparato intestinale e in particolare nei pazienti con malattie autoimmuni.
Dopo essersi soffermato ad analizzare le maggiori metodiche nutrizionali che hanno portato a risultati importanti in questo genere di patologie il libro approfondisce anche di altre terapie integrate quali quella chelante e la fitoterapia e omeopatia e l'utilizzo di sostanze antiossidanti sottolineando il fatto che i più importanti micronutrienti sono ormai carenti nell'alimentazione moderna.
La sostanza tra quelle richiamate nel testo più importante e sottovalutata dai medici tradizionali, è rappresentata dalla vitamina D. La sua diffusa e annosa carenza sembra essere in relazione con più o meno tutte le malattie autoimmunitarie neurologiche e non, oltre a rappresentare un alto fattore di rischio di molte altre patologie diffuse. Vengono richiamate anche altre sostanze che possono essere assunte con integratori molto utili per ciascun paziente in base alle diverse situazioni personali quali: coenzima Q10, biotina, glutatione, cannabis, tiamina e niacina (vitamine del gruppo B), vitamina K2, acido alfa-lipoico ecc.; anche queste sono dalla medicina tradizionale poco conosciute e ancora meno utilizzate soprattutto nelle dosi che risultano essere di aiuto per contrastare lo stress ossidativo, che rientra tra le possibili cause di questo tipo di insidiose patologie.
L'autore, infine, approfondisce la stretta connessione tra l'insorgenza di queste malattie e un nemico potente ma silenzioso e purtroppo sottovalutato: il c.d. “stress”; il cervello, è filogeneticamente predisposto a ben altri tipi di stressors (fattori che causano la risposta stressante) che non quelli con cui ci confrontiamo oggi. Nella vita e nella società moderne esiste infatti un tipo di stress nuovo, dovuto a fattori un tempo sconosciuti al nostro sistema biologico. Imparare a riconoscere questi pericolosi fattori e trovare adeguati correttivi è fondamentale per potere prevenire e trattare questo genere di alterazioni e offrire ai pazienti una concreta possibilità di cura che altre terapie al momento non possono assicurare. I numerosi aspetti richiamati sono tutti ben trattati e approfonditi dal Dott. Giordo nel suo libro “Attacco alle Malattie del Cervello” col quale questo professionista coraggioso e preparato offre al lettore materiale prezioso e insieme una speranza proprio laddove troppe volte si sente dire: "non sappiamo le cause e non esiste alcuna cura"
sabato 6 febbraio 2016
Estratti di Frutta e Verdura per le 4 Stagioni Con 100 ricette di succhi freschi sani e naturali - recensione
Negli
ultimi anni sempre più spesso si sente parlare di succhi di frutta e
verdura e il loro utilizzo è diventato un fenomeno quasi di moda
ormai ma la loro diffusione non è un'invenzione recente ma risale a
diversi anni fa. Pionieri nell'utilizzo di estratti di frutta e
verdura sono stati due noti medici: il dott. Max Gerson ( di cui
spesso si sente parlare per la tua innovativa terapia naturale
anticancro) e Norman Walker.
Si
deve a Norman
Walker,
pioniere del anche del fenomeno crudista la diffusione dei succhi
estratti a freddo, in particolare grazie al suo libro “Fresh
Vegetable and Fruit Juices” ,
tradotto anche nella versione italiana. Quest'ultimo dopo averlo
sperimentato su se stesso capì che un colon sano e pulito grazie
anche alla pratica dei succhi può rigenerare e rivitalizzare
l'organismo intero e far in tal modo fronte ad numerose malattie
anche molto gravi.
Il
dott. Max Gerson insieme ad altri importanti accorgimenti di dieta e
integrazione ha introdotto nelal tua terapia l'utilizzo massiccio di
estratti di frutta e verdura (fino a 10 succhi freschi al giorno!).
I
succhi giocano un ruolo fondamentale nel Metodo Gerson. Il
dottor Gerson era convinto che se le verdure venivano macinate e
mescolate prima di essere pressate, spremute, i nutrienti venivano
esaltati dalla presenza della mela.
L’acido
malico presente
nelle mele aumenta la potenza dei nutrienti delle verdure.
Questo
è il motivo per cui nei 10 succhi che ogni giorno la persona deve
bere vi è sempre questo importante frutto.
I
succhi freschi sono infatti come dei "costruttori"
e rigeneratori del corpo,
forniscono alle cellule la "materia viva" che le rigenera e
fortifica. I succhi vanno bevuti subito, altrimenti si attua un
processo di ossidazione che li farà deperire in poco tempo, e quindi
ne verranno perse le proprietà nutrizionali e curative.
Diverso
è inoltre il ricavare gli stessi benefici dalla frutta fresca,
altrettanto salutare, ma che implica un lavoro di digestione e
assimilazione, quindi un ulteriore dispendio energetico, decisamente
più lungo da parte dell'organismo.
Fatta
questa premessa introduciamo il libro di Marco
Dalboni “ Estratti di Frutta e Verdura per le 4 Stagioni –
che colpisce già per l'accattivante copertina e le immagini in esso
contenute molto belle colorate e ispiranti per tutti coloro che sono
alla ricerca di ricette di succhi semplici da riprodurre ma molto
originali e gustose.
Il
libro contiene bel 100 ricette di succhi freschi sani e del tutto
naturali.
La
nostra alimentazione moderna è sempre più veloce e povera di
nutrienti importanti come vitamine, sali minerali complessi, enzimi e
questa deprivaione di sostanze importanti col tempo porta a numerosi
problemi di salute e disagi più o meno gravi. Così gli estratti di
frutta e verdura rappresentano un sistema molto utile per fornire al
nostro organismo tutti questi nutrienti che normalemnte non
assumeremo con l'alimentazione ordinaria.
Coi
tempi di vita moderni sempre più caotici e frenetici gli estratti
diventano un modo gustoso salutare ed intelligente per fare colazione
oppure per pranzare portandosi dietro al lavoro l'estratto che può
essere preparato anche la sera precedente e messo in frigo. Altra
idea per conservarlo è quello di aggiungere poco acido ascorbico.
L'utilizzo
quotidiano di estratti di frutta e verdura è utile per regolarizzare
il metabolismo e i processi digestivi e per depurare organi come reni
e colon riequilibrando la loro funionalità
Questo
libro davvero unico nel suo genere e molto interessante ci spiega
molto bene cosa sia un estratto ossia
in poche parole (ma vi consiglio di leggere il testo molto più
approfondito ed esplicativo) si tratta di
un
succo
ottenuto attraverso un processo di “estrazione” per pressione,
cioè esercitando solamente, come unico processo di trasformazione,
uno schiacciamento del frutto e dell’ortaggio.
L’estratto,
quindi, è un cibo fluido dall'alto contenuto di complessi
nutrizionali, capace, con poco dispendio di energia digestiva, di
“super-nutrire” il nostro corpo e di rigenerarci. Questo
sistema, come abbiamo detto lo immaginò il Dottor Gerson, inventore
negli anni ‘30 di un protocollo medico per contrastare malattie
come il cancro, il diabete ed altre malattie autoimmuni ed è ora
tornato di grande attualità perchè purtroppo in questi anni queste
patologie stanno causando la morte di molte persone anche in giovane
età e le terapie ufficiali poco possono fare.
Il
libro contiene utili informazioni nutrizionali, consigli e ricette
per preparare deliziosi, sani e naturali succhi freschi seguendo i
ritmi delle 4 stagioni. Ogni estratto, infatti, è pensato
utilizzando frutta e verdura per ogni periodo dell'anno. Il libro
contiene, inoltre, utili informazioni nutrizionali e consigli
pratici.
Il
libro è stato ideato voluto e scritto dal famoso Biobarman Marco
Dalboni che svela tutti i segreti degli estratti per arricchire la
tua alimentazione in modo semplice e veloce.
viene
dettagliatamente spiegato come mettere negli estratti, si affronta
l'argomento della differenza tra estrattore e centrifuga, si parla
dei latti vegetali e di molto altro sempre accompagnato da linguaggio
e immagini molto accattivanti e colorate.
Dopo
di che si passa alla parte più pratica ancora con un ricettario
fornitissimo e ricco suddiviso per stagioni e mesi
per un totale di 96 ricette
in modo da permetterti di sfruttare gli ingredienti che la natura
offre in ogni momento dell’anno (le stagioni sono intese in senso
meteorologico, quindi, ad esempio, la primavera inizia col primo
giorno del mese di marzo).
Ogni
mese offre due ricette di estratti per ogni settimana: la ricetta del
mattino per la prima parte della giornata e quella del pomeriggio per
la seconda parte.
Ogni
ricetta è corredata dalle istruzioni per preparare gli ingredienti e
dalle indicazioni sull'ordine in cui inserirli nell'estrattore. I
Per
ogni stagione propone, inoltre, la ricetta di un latte vegetale,
che puoi aggiungere a piacere ai tuoi estratti, e di uno short, un
estratto particolarmente ricco e nutriente per i momenti in cui ti
serviranno più sprint ed energia.
I
consigli pratici e questa orgininale suddivisione delle ricette per
mesi e orari della giornata mi hanno davvero affascinata in questo
libro che consiglio a tutti di leggere oppure di regalare per gli
appassionati.
Allora cosa aspettate? munitevi di frutta e verdura in preferenza biologica e tanta fantasia...un buon estrattore e buoni succhi a tutti voi!
mercoledì 20 gennaio 2016
Il Libro dei Sogni - Art Therapy
Questo libro fa parte di una ricca collana di testi dell'editore Macro C'arte dedicati all'Art Therapy e in particolare all'arte di colorare disegni molto diversi l'uno dall'altro e unici nel loro genere.
Colorare non è un'attività passiva ma sviluppa la creatività in modo del tutto naturale e si caratterizza per essere un modo di passare il tempo non solo rilassante ma ci consente di connetterci cone le parti di noi più profonde e rigenera il nostro cervello e la nostra fantasia.
Le attività creative come l'arte terapia sono utilizzate per la riabilitazione di soggetti con problematiche sia fisiche sia cognitive e sono presenti ormai anche nei programmi scolastici più avanzati. Come dice Berinie Warren un grande esperto in materia: "nell'atto di creazione di ciascun individuo l'arte nutre l'anima, coinvolge le emozioni e libera lo spirito, e questo può incoraggiare le persone a fare qualcosa semplicemente perchè vogliono farlo.
L'arte può motivare tantissimo, poichè ci si appropria, materialmente e simbolicamente, del diritto naturale di produrre un'impronta che nessun altro potrebbe lasciare ed attraverso la quale esprimiamo la scintilla individuale della nostra umanità" (da “"Arteterapia in educazione e riabilitazione")
La tua creatività potrà cimentarsi non solo nella scelta dei colori da utilizzare ma anche dalle tecniche e dai materiali che potrai scegliere per colorare, pennarelli, matite, acquerelli, gessetti e molto altro ancora.
Il Libro dei Sogni sarà molto apprezzato da grandi e piccini e il suo formato e la confezione curata in ogni dettaglio lo rende molto adatto anche come regalo sicuramente assai gradito ad ogni età.
Sempre più spesso negli ultimi tempi sono stati dedicati libri riviste e periodici all'Art Therapy perchè stiamo vivendo un periodo in cui con l'utilizzo massiccio della tecnologia, l'essere umano ha perso il contatto con la manualità e tutte quelle attività che lo rendevano soggetto attivo e creativo e non passivo.
Sarà molto divertente scegliere tra i vostri colori quelli che preferite per ciascun soggetto, creare accostamenti vivaci e armoniosi sempre nuovi.
I disegni contenuti sono veramente originali cosa che rende molto interessante e curioso il libro da sfogliare, alcune pagine poi hanno disegni stupendi parzialmente colorati da completare ed arricchire a proprio piacimento, caratteristica che lo rende ancora più speciale.
Sfogliare le pagine di questo libro è un'esperienza davvero speciale per i nostri sensi, ci fa sognare e ci aiuta a rilasciare tensioni e stress, mentre coloriamo la nostra mente di distende e il nostro corpo trova equilibrio, e affiorano emozioni e pensieri nuovo e vivi, oltre a rafforzare la nostra intuizione.
Dunque cosa state aspettando ? sia che siate all'inizio di questo hobby rilassante e artistico sia che siate già da tempo appassionati, Il Libro dei Sogni - Art Therapy non può mancare dalla vostra collezione!
Prendete i colori, una buon tisana, mettete su della musica rilassante fate un bel respiro e iniziate a colorare...i benefici per corpo mente e spirito non tarderanno ad arrivare.
lunedì 23 marzo 2015
Le diatesi: la predisposizione di un certo organismo a contrarre certe malattie
1) LA PSORA
— Definizione
Per Hahnemann è la più diffusa delle malattie croniche ed è indotta dalla "scabbia" (Psora = scabbia), termine che ingloba forme diverse di dermatosi caratterizzate da trasudato, desquamazione e prurito, aggravati dal calore del letto e migliorati dal fresco.
Egli individua nell'alternanza e periodicità delle manifestazioni cutanee e mucose, le caratteristiche di questa diatesi. Secondo il modello interpretativo basato sulla reattività, la psora esprime una insufficiente reattività nei confronti dell'ambiente e viene caratterizzata dal prefisso latino "ipo-", in-sufficiente.
— Definizione
Per Hahnemann è la più diffusa delle malattie croniche ed è indotta dalla "scabbia" (Psora = scabbia), termine che ingloba forme diverse di dermatosi caratterizzate da trasudato, desquamazione e prurito, aggravati dal calore del letto e migliorati dal fresco.
Egli individua nell'alternanza e periodicità delle manifestazioni cutanee e mucose, le caratteristiche di questa diatesi. Secondo il modello interpretativo basato sulla reattività, la psora esprime una insufficiente reattività nei confronti dell'ambiente e viene caratterizzata dal prefisso latino "ipo-", in-sufficiente.
— Eziopatogenesi
Sedentarietà,
alimentazione abbondante,
inquinamento ambientale,
stress e conflitti interiori prolungati sono i principali fattori eziopatogenetici della psora.
Sedentarietà,
alimentazione abbondante,
inquinamento ambientale,
stress e conflitti interiori prolungati sono i principali fattori eziopatogenetici della psora.
— Fisiopatologia
I segni principali della psora sono:
periodicità delle manifestazioni morbose a livello di cute, mucose e sierose; alternanza o sostituzione di queste manifestazioni morbose;
tendenza particolare alle parassitosi (scabbia, colibacillosi);
alterazione della termoregolazione, sia in senso "iper-" che in senso "ipo-";
manifestazioni cutanee;
manifestazioni gastrointestinali;
astenia;
aumento del senso di fame;
convalescenze lunghe dopo le malattie;
mancanza di reazione favorevole ai rimedi omeopatici scelti correttamente.
I segni principali della psora sono:
periodicità delle manifestazioni morbose a livello di cute, mucose e sierose; alternanza o sostituzione di queste manifestazioni morbose;
tendenza particolare alle parassitosi (scabbia, colibacillosi);
alterazione della termoregolazione, sia in senso "iper-" che in senso "ipo-";
manifestazioni cutanee;
manifestazioni gastrointestinali;
astenia;
aumento del senso di fame;
convalescenze lunghe dopo le malattie;
mancanza di reazione favorevole ai rimedi omeopatici scelti correttamente.
Secondo un inquadramento fisiopatologico è possibile riunire questi segni della psora in 3 fasi successive.
I stadio: l’eliminazione psorica
Si manifesta attraverso:
• la cute (dermatosi, esantemi, orticaria, sudorazione),
• le vie respiratorie (sindromi allergiche),
• l'intestino (stipsi, diarrea, colon irritabile, emorroidi)
• le vie urinarie (manifestazioni non batteriche).
Si manifesta attraverso:
• la cute (dermatosi, esantemi, orticaria, sudorazione),
• le vie respiratorie (sindromi allergiche),
• l'intestino (stipsi, diarrea, colon irritabile, emorroidi)
• le vie urinarie (manifestazioni non batteriche).
II stadio: la reazione psorica
Si manifesta mediante:
• sindromi dolorose reumatiche,
• sindromi dolorose viscerali spastiche,
• sindromi congestizie,
• intolleranza al calore.
Si manifesta mediante:
• sindromi dolorose reumatiche,
• sindromi dolorose viscerali spastiche,
• sindromi congestizie,
• intolleranza al calore.
III stadio: anergia e/o sclerosi
E caratterizzato da:
• astenia,
• freddolosità,
• sclerosi vascolare,
• sclerosi articolare,
• sclerosi parenchimale.
E caratterizzato da:
• astenia,
• freddolosità,
• sclerosi vascolare,
• sclerosi articolare,
• sclerosi parenchimale.
fonte: http://www.fitofarmaceutica.it/
mercoledì 4 marzo 2015
dhea e cortisolo:un equilibrio per la vita - interessante studio del Dott. Polimeni
artDhea e cortisolo: un equilibrio per la vita.
"Il cortisolo influenza tutte le cellule del nostro organismo,garantendoci la sopravvivenza. Piccole ondate di cortisolo svolgono effetti benefici sul sistema immunitario stimolandone le funzioni antiinfettive e favorendone le azioni antinfiammatorie.
Nelle situazioni stressanti è il cortisolo(coadiuvato dall’aldosterone) che sostiene la pressione arteriosa,l’equlibrio idrico-elettrolitico, il battito cardiaco, la circolazione e l’irrorazione degli organi vitali ;l’ormone favorisce altresì l’apporto di acidi grassi e di glucosio al fine di ottimizzare la produzione energetica negli organi maggiormente coinvolti nella reazione allo stress, come cuore,polmoni, muscoli e sistema nervoso; in queste circostanze, l’ormone ci permette di fronteggiare e superare al meglio la situazione avvertita dall’organismo come pericolosa, nonché di controllare i pericolosi fenomeni infiammatori che caratterizzano la reazione allo stress. E’ grazie al cortisolo, modulatore delle catecolamine, che riusciamo ad affrontare con sicurezza ed atteggiamento mentale positivo le situazioni stressanti senza farci prendere dal panico ed a farci paralizzare dall’ansia. Infatti la percezione negativa dello stress (distress) provocata da alti livelli di adrenalina e noradrenalina,e’alla base di molte patologie come quelle cardiovascolari, le degenerative ed il cancro stesso.
Piccole dosi quotidiane di cortisolo migliorano altresì l’umore ed i processi cognitivi come la capacità di concentrazione e di memorizzare i vissuti specie in situazioni stressanti, favorendo l’ideazione, la fluidita’ e la chiarezza di pensiero;anche la rapidità con cui si prendono decisioni importanti in situazioni ad alto contenuto di stress, la dobbiamo proprio all’azione del cortisolo.
Qualsiasi essere vivente non potrebbe vivere senza gli effetti vitali del cortisolo, soccomberebbe al minimo stress come accade in natura agli animali più deboli e vecchi. Il cortisolo viene prodotto fisiologicamente dalla zona fascicolata della corteccia(area piu’esterna) delle ghiandole surrenali.L’ormone circola nel sangue prevalentemente (pari al 94-95%) in una forma inattiva che e’ coniugata da due proteine plasmatiche(albumina e transcortina o CBG), mentre la forma libera e biologicamente attiva e’ pari al 5-6%.L’ormone viene secreto dalle ghiandole surrenali in base ad un ritmo giornaliero o circadiano con picco mattutino intorno alle 8 - 9 e minimo serale , tra le 22 e la mezzanotte.
Questa circadianità fa si che il cortisolo possa esercitare le sue funzioni vitali nel corso della giornata ed essere metabolizzato nella fase pomeridiana e serale.In questo modo tutte le cellule ne sfruttano i suoi effetti proenergetici senza essere intasate ed intossicate dalla sua azione. In queste condizioni ottimali, l’ormone puo’ esercitare le sue azioni essenziali per le funzioni cellulari senza creare danni.Il ritmo circadiano dell’ormone viene regolato da un meccanismo di autoregolazione che si realizza grazie alla presenza di alcuni recettori che sono disseminati nell’ippocampo,nell’ipotalamo ed in altre aree cerebrali.
Questi agiscono come sensori deputati a registrare i livelli giornalieri(i primi) e sotto stress (gli altri) del cortisolo ed a limitarne la produzione oltre certi valori;cio’avviene attraverso l’inibizione del CRH e dell’ACTH,liberati rispettivamente dall’ipotalamo e dall’ipofisi.In pratica,questo sistema di regolazione, si comporta come una specie di servofreno automatico che,avvertiti certi livelli ormonali,retroagisce bloccando i segnali che danno origine alla cascata.Per questo motivo e’ nominato ‘’feedback’’ o retrocontrollo negativo ed e’ comune a molti assi ormonali(ormoni sessuali ed ormoni tiroidei) con il fine di garantirne la realizzazione dei ritmi circadiani, l’armonizzazzione reciproca nonche’ la modulazione di pericolosi eccessi ormonali.
L’azione del cortisolo viene altresì regolata da altri meccanismi fisiologici:
-la produzione sinergica da parte delle surrenali del dhea e dell’aldosterone che,influenzando i livelli di acth,regolano indirettamente la produzione di cortisolo da parte dei surreni.
-l’attivita’ enzimatica di alcuni tessuti(ossa, fegato, tessuto adiposo, cellule del sistema immunitario, reni, sistema nervoso) che producono il cortisolo da precursori non attivi (cortisone) e viceversa.Lo stesso dhea, attraverso il suo metabolita cheto-dhea,favorisce la trasformazione del cortisolo in cortisone.
-L’ espressione del gene attivatore la sintesi di cortisolo,viene inibita dal dhea mentre viene stimolata dalle famigerate citochine infiammatorie che si accumulano con l’invecchiamento e nello stress cronico.
Questo perfetto e complesso meccanismo di controllo delle azioni e della sintesi del cortisolo, si realizza in quanto, svolgendo l’ormone funzioni cataboliche, alti e costanti livelli di cortisolo porterebbero a conseguenze negative su tutte le funzioni cellulari.In questo modo l’azione dell’ormone viene limitata ai periodi del giorno in cui ce n’è più bisogno, garantendoci sprint psico-fisico nonché ottimale attività del sistema immunitario, cardiovascolare, nervoso e di tutti gli apparati. Allo stesso tempo bassi livelli pomeridiani e serali dell’ormone, agevolano la realizzazione della fase anabolica e riparativa sotto l’influenza dell’ormone della crescita e della melatonina,che inibiscono a loro volta la produzione notturna del cortisolo.
Come spesso avviene in natura, le azioni di un ormone vengono controllate dagli effetti di un altro ormone; basti pensare alle azioni modulatrici del progesterone sugli estrogeni ed al tanto propagandato equilibrio tra insulina e glucagone.Anche il dhea ed il cortisolo, agiscono di concerto modulandosi vicendevolmente ed influenzando cosi’ molte funzioni con azioni spesso contrastanti che regolano il sistema nervoso ed immunitario, il metabolismo energetico ,di grassi, zuccheri e proteine, la produzione di eicosanoidi buoni e cattivi, il metabolismo muscolare, osseo, della pelle e dei connettivi.Il dhea ha un suo ritmo circadiano meno evidente e definito di quello del cortisolo; viene prodotto in dosi significative(e’ lo steroide piu’ diffuso nel corpo umano) dopo i primi anni di vita, fino al raggiungimento di un picco tra i 20 ed i 30 anni per poi scemare progressivamente con il trascorrere degli anni. Verso i 70 - 80 anni i livelli di dhea sono solo del 10-20% rispetto al picco giovanile. La ridotta produzione del dhea con l’età, detta adrenopausa, è da attribuirsi ad un involuzione morfologica dell’area corticale delle surrenali (zona reticolare), in cui l’ormone viene sintetizzato.
A questo fenomeno concorrono altresì gli effetti negativi sulla sintesi dell’ormone esercitati dalle citochine infiammatorie che si accumulano con l’età.L’ormone, come il pregnenolone,viene altresi’ prodotto in misura minore dalle cellule gliali del sistema nervoso,dalle gonadi e dalla pelle.La secrezione del dhea, come quella del cortisolo e dell’aldosterone, e’ regolata dall’acth ipofisario.L’ormone circola nel sangue prevalentemente come Dhea’S o solfato, che e’ una forma di deposito coniugata a proteine plasmatiche (ma con evidenti effetti neurologici);questa viene trasformata nei tessuti periferici ad opera di alcuni enzimi detti sulfatasi in Dhea libero o biologicamente attivo.
Il Dhea’S e’ anche la forma che viene abitualmente dosata nel sangue in quanto piu’ stabile della forma libera.Molti degli effetti del dhea sono da attribuirsi alle sue azioni dirette di tipo genomico e nongenomico, altri alla sua trasformazione nei tessuti periferici in androgeni, in estrogeni e in altri metaboliti (androstenediolo,androstenetriolo, cheto-dhea).Uno dei ruoli preminenti del dhea, è quello di disciplinare l’azione del cortisolo, influenzandone la produzione ed antagonizzandone gli effetti negativi specie sul sistema nervoso ed immunitario(del timo in particolare).
D’altra parte lo stesso cortisolo, tende a modulare la sintesi di dhea,influenzando la produzione dell’acth.Come vedremo successivamente,entrambi gli ormoni sono assoluti protagonisti della reazione allo stress.I due ormoni influenzano l’attivita’di tutti gli apparati,svolgendo primariamente il cortisolo azioni cataboliche ed il dhea funzioni di tipo anabolico; Il dhea potenzia gli effetti proenergetici,antinfiammatori ed antistress del cortisolo,ostacolandone allo stesso tempo le azioni negative che sono conseguenza dell’eccessivo catabolismo(perdita di massa ossea e muscolare,invecchiamento della pelle)nonche’ di altre azioni(diabete,obesita’,immunodepressione,neurotossicita’).
Il rapporto ottimale tra il dhea ed il cortisolo, valutati entrambi con dosaggio plasmatico mattutino, è quello dei 25-30 anni ovvero tra 15 e 25.A questi valori deve essere riportato al fine di ottimizzare il funzionamento armonico dei due ormoni e di tutti quegli apparati che ne sono influenzati.In particolare sono il sistema nervoso e quello immunitario ad essere particolarmente condizionati da questo rapporto.Appare chiaro che e’di importanza fondamentale la valutazione anche dei valori assoluti dei livelli plasmatici o salivari degli ormoni,che se entrambi ridotti di ugual grado,darebbero un rapporto pressoche’normale.
Dhea-Cortisolo nell’Aging.
Con l’invecchiamento di solito si osserva un brusco ed imponente calo dei livelli di plasmatici di dhea,dei suoi metaboliti nelle urine delle 24 ore (17-chetosteroidi) e di altri ormoni anabolici come testosterone, melatonina e gh, mentre i valori del cortisolo totale e libero nel plasma, del cortisolo libero e dei suoi metaboliti nelle urine delle 24 ore (17-idrossicorticosteroidi), possono essere lievemente aumentati, stabili o ridotti in modo meno evidente.Ciò può favorire, a causa di una dominanza del cortisolo rispetto al dhea e quindi del catabolismo sull’anabolismo, l’insorgenza di molte patologie connesse al processo di invecchiamento (Hechter 1997-Bruin 2002-Valenti 2002-2004):
1. osteoporosi, perdita di massa muscolare (sarcopenia),assottigliamento ed invecchiamento della pelle,rallentamento dei processi di guarigione delle ferite.
2. depressione, disturbi dell’umore, perdita di memoria specie di quella dichiarativa.
3. immunosenescenza caratterizzata da un lato dall’indebolimento delle difese immunitarie con aumentata suscettibilita’verso infezioni e tumori, dall’altro dall’incremento di patologie infiammatorie croniche.
4. obesità di tipo addominale dovuta a resistenza periferica all’ insulina ed alla leptina associata ad anomalie dei grassi nel sangue,arteriosclerosi,ipertensione,ritenzione idrica, diabete ed aumentata incidenza di patologie cardiovascolari.
5. artrosi.
6. anomalie ed asincronie in altre funzioni ormonali.
In altri soggetti, le cui surrenali tendono ad esaurirsi a causa dello stress cronico(adrenal fatigue), puo’osservarsi, oltre a quella del dhea e dei suoi metaboliti urinari, una riduzione piu’ o meno evidente dei livelli di cortisolo plasmatico totale e libero (solitamente di scarso valore diagnostico in quanto soggetti ad oscillazioni) e sopratutto del cortisolo libero (indice della produzione giornaliera della frazione biologicamente attiva) e dei suoi metaboliti (espressione del grado di utilizzo e quindi del metabolismo periferico) nelle urine delle 24 ore.
In alcune situazioni si puo’verificare un fenomeno paradosso caratterizzato da livelli plasmatici piu’ o meno elevati,associati ad un calo dei suoi metaboliti urinari,espressione di un ridotto utilizzo dell’ormone causato dalla minore sensibilita’ dei recettori periferici dello stesso ormone.In sostanza il cortisolo si accumula nel sangue quando non viene adeguatamente utilizzato dai tessuti.In entrambe queste situazioni si osserveranno i caratteristici sintomi da carenza (o da inadeguato utilizzo o metabolismo dell’ormone) quali:
-stanchezza profusa specie dopo uno stress,in posizione eretta,al mattino(difficolta’a svegliarsi presto) e nel primo pomeriggio con migloramento serale.
-febbricola specie dopo uno stress
-difficolta’a controllare lo stress con sbalzi d’umore,aggressivita’, attacchi di panico, problemi di concentrazione, confusione,sonnolenza e vuoti mentali.
-improvvise crisi ipoglicemiche che si manifestano con irritabilità, sudorazione e voglia di dolci che favoriscono l’aumento di peso
-senso di fame smodato verso i cibi salati
- sbandamenti, tachicardia, vertigini in posizione eretta, svenimenti, espressione di bassa pressione.
-allergie,ipersensibilita’a sostanze chimiche e ad additivi, orticarie, eczemi,psoriasi,gastriti, coliti, congiuntiviti, artriti,patologie autoimmuni,infiammazioni varie
-chiazze iperpigmentate su pelle e mucose (causate dagli effetti di stimolo della melanina da parte degli alti valori di acth)
Molti di questi disturbi tendono ad accentuarsi in seguito ad uno stress psico-fisico anche minimo ed in posizione eretta ed a migliorare con il riposo ed in posizione distesa.
In tutti questi casi, ai sintomi da carenza di cortisolo,si associano quelli dovuti a deficit di dhea come:
-perdita di peli pubici ed ascellari ed agli arti (uomo)
-pelle,capelli e congiuntive secche
-suscettibilita’alle infezioni ed alle infiammazioni croniche(artrite reumatoide)
-suscettibilta’ verso diabete,aumento di peso,dislipidemia , patologie cardiovascolari ed osteoporosi.
-dolori articolari
-perdita di tonicita’e di massa muscolare,inflaccidimento dell’addome.
-stanchezza,depressione,sbalzi d’umore,calo della libido e della potenza erettile,problemi di memoria.
-scarsa resistenza allo stress ed in particolare verso i rumori.
-accumulo di grasso in sede addominale.
DHEA e Cortisolo: una questione di ritmo.
Le anomalie piu’frequenti dei due ormoni che si osservano con l’invecchiamento, riguardano le pertubazioni qualitative dei ritmi circadiani. Con l’eta’si verifica un appiattimento della curva del cortisolo, che viene a mancare del consueto picco mattutino e con possibilita’di picchi serali anomali (Ferrari 2001).In sostanza l’ormone viene prodotto in modo sbagliato:ridotto la mattina con comparsa dei caratteristici sintomi da carenza e presenza serale con disturbi del sonno, ansia, irritabilita’ e fami serali immotivate.
Cio’comporta naturalmente una produzione globale giornaliera ed un suo metabolismo di poco alterati.Anche la curva del dhea tende ad appiattirsi in modo ancora piu’evidente.Poiché il ritmo circadiano del cortisolo e del dhea influenzano il ritmo giornaliero di altri sistemi ormonali nonche’del sistema immunitario,anche questi ne risentono aprendo le porte all’anarchia ed alla desincronizzazione ormonale ed immunologica.
Equilibrio Dhea - Cortisolo: quali cure.
A seconda del quadro clinico e di laboratorio che si presenta, potremmo utilizzare dhea da solo o in associazione con cortisolo ed eventualmente con microdosi di melatonina da somministrare il tardo pomeriggio con il fine di prevenire il picco anomalo serale di cortisolo e di ripristinare quindi l’armonia dei ritmi circadiani.
E’ molto importante ricordare che, quando viene prescritta l’assunzione del cortisolo,e’ opportuno procedere ad una simultanea somministrazione di dhea e di altri ormoni anabolici, con lo scopo di potenziarne le azioni positive specie antinfiammatorie, limitandone gli effetti negativi di tipo catabolico (Cutolo 1999).Anche le tecniche di rilassamento come yoga, la meditazione trascendentale e le tecniche di ‘’Stress Management’’,sono di grande aiuto nell’armonizzare il rapporto tra i due ormoni.
Il ruolo del pregnenolone sull’equilibrio Dhea-Cortisolo.
Come piu’ volte sostenuto, essendo il pregnenolone precursore sia del dhea che del cortisolo e venendo utilizzando dall’organismo a seconda delle necessita’ del momento (funzione adattogena), puo’essere somministato nelle varie situazioni in cui si osserva una carenza del dhea associata o meno a quella del cortisolo ed in particolare nella patologie che sono espressione delle varie fasi dello stress cronico.
Naturalmente ne andra’ sempre verificata la conversione sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo.
Qualora questa sia assente o parziale, il pregnenolone andra’ sostituito o associato ad uno o ad entrambi gli ormoni a seconda delle circostanze.Benificieranno di questa terapia, soprattutto quei casi di patologie a carattere infiammatorio cronico come l’artrite reumatoide,la fibromialgia o quei pazienti affetti da fatica cronica in cui si osserva di frequente una simultanea carenza sia di dhea che di cortisolo.
L’ALDOSTERONE,L’ORMONE DELL’ACQUA.
L'Aldosterone e' il principale ormone mineralcorticoide prodotto dal surrene.
La sua secrezione e' essenzialmente regolata dal sistema renina-angiotensina, ma un ruolo importante e' anche svolto dall'ACTH, dal GH,dagli estrogeni e dai livelli di sodio e potassio plasmatici.Secreto principalmente durante il giorno, il suo ruolo e’ quello di sostenere la pressione arteriosa quando si e’ in posizione eretta ed in sinergia con il cortisolo nelle situazioni di stress.
Questi effetti sono il risultato della sua azione sul metabolismo idrico e degli elettroliti che si esplica favorendo il riassorbimento di acqua e di sodio a livello renale e la simultanea escrezione di potassio.
La produzione dell’ormone viene stimolata stando in posizione eretta,dall’attivita’ fisica,dallo stress e da una dieta iposodica o ricca di grassi e di proteine,dalle situazioni in cui si osserva un’aumentata perdita di liquidi e di sale(eccessiva sudorazione,abuso di diuretici).
La sintesi e l’escrezione dell’ormone nelle urine delle 24 ore, si riducono con il trascorrere degli anni ed in particolare ne risente la capacita delle surrenali di produrre l’ormone in condizioni di regime alimentare con poco sodio.I principali sintomi da carenza dell’ormone sono espressionedell’ eccessiva eliminazione di acqua e di sodio con le urine, cui consegue disidratazione, una caduta della pressione arteriosa e quindi del grado di ossigenazione cerebrale quando si passa dalla posizione distesa a quella eretta.Questi si accentuano quando si sta molto tempo in piedi,mentre migliorano ritornando in posizione distesa.
Stanchezza,senso di mancamento,difficoltà a concentrarsi ed a mantenere la fluidita’ di pensiero e di eloquio,facilita’ a distrarsi,sonnolenza,sbadigli,distubi della vista con difficolta’ a mettere a fuoco gli oggetti,caratterizzano il quadro clinico da carenza dell’ormone.I disturbi migliorano muovendosi in continuazione nel tentativo di sollecitare la pressione e naturalmente in posizione distesa.Altri sintomi sono rappresentati dall’eccessiva urinazione specie di giorno e dopo aver bevuto;le urine sono altresi’ abbondanti e prive di colore.Sete spiccata e voglia di cibi salati completano il quadro clinico soggettivo.
I sintomi obiettivii sono dovuti a valori ridotti di pressione arteriosa ed a disidratazione:
-Volto emaciato,pallido,con sguardo assente,abbassamento dei valori della pressione arteriosa di 10mm/HG quando si passa improvvisamente dalla posizione distesa a quella eretta.
-Rughe profonde,occhi scavati,lingua che conserva l'impronta dei denti,pelle anelestica;
Completa la diagnosi la ridotta secrezione di aldosterone e potassio nelle urine delle 24 ore,associata ad un incremento dell'escrezione del sodio.la somministrazione personalizzata dell'ormone bioidentico risolvera' il problema."
mercoledì 16 aprile 2014
La Mente Supera la Medicina - finalmente in Italia "Mind Over Medicine" della Dott.ssa Lissa Rankin
Il saggio e geniale Ippocrate diceva: “se sei caduto malato, chiediti cosa hai fatto per diventarlo. Quando ci si ammala, bisogna cambiare la propria maniera di vivere, poiché non c’è guarigione senza sforzo mentale e spirituale”.
Sulla base di questa convinzione maturata durante la sua esperienza di giovane e brillante medico la Dott.ssa americana Lissa Rankin (http://lissarankin.com/) ha scritto il suo libro divenuto subito un best seller.
Devo ringraziare una mia carissima amica esperta in libri di guarigione e crescita personale che mi ha fatto conoscere l'autrice e questo testo che non pensavo di trovare tradotto invece... dopo pochi giorni è uscita proprio la traduzione italiana e ne sono stata da subito entusiasta anche perché sto seguendo in inglese un corso di Lissa ma... in inglese è più faticoso!
Attraverso la sua formazione scientifica unita alla pratica medica e al desiderio di risolvere problemi di salute personali, che l'avevano portata a stare molto male, l'autrice giunge alla conclusione che le cure e le medicine da sole non sono in grado di condurre ad un guarigione del proprio stato di salute sia fisico che mentale. Occorre altro.
Ciò che è essenziale per risolvere il propri problemi di salute - intesa nel suo connotato più ampio possibile - e per riprende il controllo della propria vita, viene spiegato al lettore in questo testo molto ben scritto e comprensibile anche da chi non ha una preparazione scientifica.
Ciò che è essenziale per risolvere il propri problemi di salute - intesa nel suo connotato più ampio possibile - e per riprende il controllo della propria vita, viene spiegato al lettore in questo testo molto ben scritto e comprensibile anche da chi non ha una preparazione scientifica.
La dott.ssa Lissa Rankin conduce il lettore alla scoperta dei meccanismi attraverso i quali le emozioni e i pensieri negativi possono trasformarsi in disagi e malattie, mentre quelli buoni aiutano inesorabilmente il corpo ad auto-guarirsi.
Nel libro viene dimostrato - solo per fare alcuni esempi - che:
- una bella sorpresa può giovare alla tua salute più dell’eliminazione delle sigarette;
- una sola cosa divertente può ridurre il numero di visite mediche di cui hai bisogno;
- un cambiamento positivo nel tuo atteggiamento può farti vivere dieci anni di più;
- il modo in cui il medico si rapporta al paziente e crea con esso un rapporto costruttivo e di fiducia, influenza fortemente le possibilità di guarigione del malato.
Se a una persona ammalata accade “l’impossibile” (secondo le conoscenze della medicina c.d. "ufficiale") cosa possiamo apprendere dalla sua esperienza che può tornare utile anche a noi?
Il fatto che cambiando le abitudini di vita, modificando i pensieri e le emozioni ed elaborando i traumi si possa guarire anche da patologie definite mortali o inguaribili non è una magia o una illusione o "una questione di testa" ma, al contrario, è qualcosa che ha a che fare strettamente con la fisiologia e biologia del nostro corpo e della nostra mente.
L'approccio seguito, basandosi su fatti scientificamente verificabili e storie che Lissa esamina nel testo, stanno cambiando in modo di pensare della medicina convenzionale, almeno nelle menti più illuminate e si rivela del tutto innovativo e rivoluzionario per il modo di trattare gli argomenti.
La Mente supera la Medicina è diviso in 3 parti:
- Parte Uno – Lissa dimostra come la mente ha il potere di alterare fisiologicamente il corpo attraverso la potente combinazione tra credenze positive e cure amorevoli da parte dei medici;
- Parte Due – L’autrice ci mostra in che modo la mente può alterare la fisiologia corporea, partendo da scelte di vita quali le relazioni che scegliamo di alimentare, la vita sessuale, il lavoro, le scelte economiche, la creatività, l’essere ottimisti o pessimisti, la felicità, il modo in cui si passa il tempo libero;
- Parte Tre - L’autrice introduce un modello radicalmente nuovo di benessere da lei creato e in cui guida all’auto-guarigione tramite sei passi.
I suggerimenti del libro non sono solo per le persone con problemi di salute, ma anche per chi è sano e vuole prevenire la malattia come spiega la stessa Dott.ssa nell'Introduzione dove si rivolge ai lettori con un appello accorato molto bello: "Tu sei colui che desidero aiutare, perché in fondo al cuore desidero porre termine alle tue sofferenze e aiutarti ad avere una vita lunga, bella e sana. Questa missione è ciò che, prima di ogni altra cosa, mi ha avvicinato alla medicina.
Mentre leggi, ti chiedo semplicemente di restare con me.
Dammi la possibilità di espandere la tua mente così come è avvenuto per la mia. Lasciami guarire i tuoi pensieri, affinché io possa guarire anche il tuo corpo. E datti il permesso di abbandonare nozioni su salute e medicina che ormai hanno fatto il loro tempo.
Il futuro della medicina dipende da noi.
Vieni, dammi la mano e cominciamo il viaggio."
Un vero e proprio trattato scritto in modo completo e avvincente che vi consiglio di cuore di leggere poichè vi troverete tutti gli strumenti per sperare concretamente di potervi auto-guarire e se lo dice Lissa significa che lo possiamo fare davvero.
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