giovedì 17 ottobre 2013

"Guarisci Te Stesso" - L’ultimo libro di Louise Hay - 17 ottobre 2013.

Un libro tanto atteso uscito il 17 ottobre 2013, altra preziosa testimonianza della ricerca che da moltissimi anni Louise Hay prosegue per aiutare gli altri a mantenere e ritrovare il proprio benessere mentale, spirituale e fisico.

Luoise Hay è seguita in tutto il mondo per il messaggio di amore e  speranza che ha portato dopo che lei stessa ha affrontato e risolto un problema di salute che nel 1978 mise in pericolo la sua stessa vita.
Le fu diagnosticato in quell’anno un cancro al collo dell’utero; dopo un iniziale momento di paura e sconforto Louise, che già da anni faceva ricerca nel campo della metafisica e delle connessioni mente-corpo, fece appello a tutte le proprie conoscenze e risorse e iniziò un percorso interiore che la portò dritta alla guarigione dal male.
Nonostante la gravità della malattia non si abbandonò perché capì quasi subito che la malattia era stata causata dal forte risentimento che ancora provava per gli abusi subiti durante l'infanzia.
Questa profonda convinzione, la portò a rifiutare le medicine convenzionali e a iniziare un regime di perdono accoppiato a riflessologia e clisteri che, a suo dire, le consentirono di sconfiggere la malattia.

Ha raccontato quest'esperienza straordinaria nel libro "Puoi guarire la tua vita", dove, per ogni malattia, elenca le probabile cause scatenanti, che risiederebbero nei nostri erronei schemi mentali, che possono essere corretti grazie all’applicazione del pensiero positivo.

Louise scrive questo suo ultimo libro “Guarisci te stesso” insieme a   Mona Lisa Schulz,  professore associato di psichiatria all'Università del Vermont.     http://www.drmonalisa.com

La dott.ssa  Schulz ha da sempre messo a disposizione dei suoi pazienti non soltanto le sue conoscenze scientifiche ma anche le sue doti intuitive, aiutando le persone a guarire dai sintomi e a curare le cause emotive e mentali che si nascondono dietro alle malattie.
Come il sottotitolo del libro ci indica “Guarisci il tuo corpo con la scienza, le affermazioni e l'intuito”, l’opera tratta il tema “guarigione” a 360°, combinando le scoperte della migliore medicina occidentale con le terapie complementari.
Uno degli strumenti di guarigione è rappresentato dalle “affermazioni” che affrontano in modo diretto ed efficace i problemi di salute.
Le ispirate autrici ci insegnano come individuare i blocchi emotivi nocivi per la salute e come rimuoverli prima che si manifestino nel corpo fisico sotto forma di malattia.

Louise Hay  spiegando cosa l’ha spinta a scrivere questo straordinario testo dice: “Perciò, in questo libro, vogliamo affrontare proprio l'aspetto scientifico che sta dietro ai miei insegnamenti. Grazie a queste informazioni aggiuntive, sono certa che una nuova tipologia di persone diventerà consapevole del proprio potere di guarire il corpo.
Lascia che questo libro ti faccia da guida. Nelle pagine seguenti Mona Lisa ti mostrerà in modo chiaro e dettagliato come passare da uno stato di malattia a uno di benessere, delineando le connessioni tra benessere emotivo e salute e i rimedi per la guarigione.
Questo libro considera la salute dal punto di vista medico, olistico, nutrizionale ed emotivo, il tutto in un formato pratico e piacevole da leggere, alla portata di tutti, in qualsiasi momento, ovunque."

Sono i libri come questo che spesso ci salvano la vita.



venerdì 15 marzo 2013

Dipendenza affettiva

Come Liberarsi dalle Dipendenze Affettive - Libro + CD Voto medio su 2 recensioni: Buono

“La dipendenza affettiva” Daniela Santabbondio

di D.Santabbondio (articolo tratto dalla conferenza tenuta per Genitori Singolari- Milano aprile 2010)
Cosa è la dipendenza affettiva?
La dipendenza affettiva è una condizione relazionale negativa,  è caratterizzata da un’assenza cronica di reciprocità nella vita affettiva, tende a creare malessere psicologico e fisico invece che benessere e  reciprocità. La dipendenza da qualcosa o da qualcuno è utile  e positiva se è transitoria e limitata al superamento di una difficoltà di crisi esistenziale oppure legata alla fase dell’innamoramento, ma, diventa un problema, se diventa un atteggiamento statico, continuativo e ripetitivo. Importante è ricordarsi che ognuno di noi è dipendente dagli altri, a  tutti noi  fa piacere avere approvazione  conferme e ammirazione da parte di chi ci circonda, la vera indipendenza  esiste solo al raggiungimento di uno stato di disidentificazione egoica, ma questo è solo appannaggio di maestri spirituali o persone che hanno realizzato il loro vero sé.
Per  noi persone comuni, credo sia  importante focalizzarci su  un primo  importante obiettivo: quello di  raggiungere un sano contatto con noi stessi e con l’ambiente che ci circonda.
Quale è il significato di un rapporto codipendente
Mi  riaggancio  al tema del rapporto collusivo o della  relazione parassitaria reciproca per limitare le angosce ed i  buchi evolutivi che  possiamo avere avuto nel nostro passato. Questo aspetto è alla base di una relazione codipendente.Aldilà di una moltitudine di meccanismi di difesa che si intersecano fra di loro, nelle relazioni di coppia esistono  due principali modalità relazionali: la modalità  dipendente e quella evitante.
Il  dipendente è assuefatto dal bisogno  e l’evitante  è assuefatto dall’evitamento. Se  non siamo   dipendenti o   evitanti  cronici   è possibile oscillare nella nostra vita  da una modalità ad  un’altra,  questo a dipendenza di chi abbiamo vicino e  da quali  ferite del nostro bambino interiore siamo toccati. Il  vero problema  nasce quando siamo statici in una di queste due modalità. Spesso diventa un modo di essere e di porci nella relazione, in questo caso  ci è da impedimento   nel  vivere   una relazione “sana”. Che tipo di rapporto avevo costruito con il mio ex partner?Quali modalità o strategie relazionali erano presenti?
Come riconoscere la modalità dipendente:
Il dipendente fa fatica a mettere dei confini fra se stesso e gli altri, si relaziona sempre da uno stato di bisogno, si attacca, tende a manipolare l’altro, nutre aspettative, teme l’abbandono, la separazione, la solitudine. Troppa energia vitale è impiegata nell’amare o nel ricevere amore e approvazione. Ha un atteggiamento negativo verso di sè, nutre un forte senso di inadeguatezza. La dipendenza affettiva si fonda sul rifiuto,  si cercano inconsciamente relazioni nelle quali ci si sentirà infine rifiutati, oppure si mettono in atto comportamenti che ci porteranno a confrontarci con l’abbandono.
Spesso per poter esistere la persona dipendente ha la necessità di utilizzare la volontà e la determinazione di un altro, che, a volte, anche non volendo la trascina verso un baratro di annullamento corporeo e mentale. Se siamo dipendenti affettivi è opportuno ricordarci che non siamo condannati, la separazione può essere un momento di dolore attraverso il quale è possibile attivare una capacità di rivisitazione e consapevolizzazione delle nostre modalità relazionali.
Riassumendo, questi sono i sintomi che caratterizzano la personalità dipendente:
1. Difficoltà a sperimentare autostima e amore per se stessi.
2. Difficoltà a  definire i confini con gli altri, difficoltà a proteggere se stessi.
3. Difficoltà nel riconoscere l’altro per quello che è.
4. Difficoltà a riconoscere i bisogni dell’adulto, e difficoltà nel prendersi cura di sé stessi.
5. Difficoltà nell’esprimere e sperimentare la propria realtà.
6. Paura di perdere l’amore
7. Paura dell’abbandono, della separazione
8. Paura della solitudine e della distanza
9. Paura di mostrarsi per quello che si è
10. Gelosia e ossessività
11. Senso d’inferiorità nei confronti del partner
Le frustrazioni dovute a  genitori assenti o anaffettivi o incapaci di riconoscere i bisogni  autentici del figlio sviluppano caratteri più orali   e  dipendenti. Il dipendente va alla ricerca di un momento perduto, si chiede chi soddisferà i suoi bisogni, sente il vuoto per quella conferma di amore mai ricevuta.